Les papieres perdoues #2

Quest’opera si presenta come una suggestiva meditazione sulla dualità dell’essere, la memoria e il tempo. Al centro della composizione emerge un volto enigmatico, diviso tra luce e ombra, quasi a suggerire una scissione interiore o il passaggio tra stati dell’esistenza. L’ispirazione classica è evidente nei tratti scultorei del viso, richiamando frammenti di busti antichi, ma la resa pittorica introduce una dimensione espressionista, dove l’alterazione cromatica e materica enfatizza il senso di trasformazione e frammentazione.

La palette cromatica è dominata da toni terrosi—marroni, ocra, grigi profondi—che evocano l’idea di qualcosa di arcaico, sedimentato nel tempo. La presenza di segni grafici, come le linee diagonali e le tracce di spartiti musicali, suggerisce una stratificazione di significati: la musica come eco della memoria, le linee come barriere o fenditure attraverso cui il passato si insinua nel presente.

Il trattamento della superficie pittorica è materico e stratificato, con velature che sembrano dissolversi o emergere, creando un effetto di sospensione e indefinitezza. Quest’opera appare dunque come una riflessione sullo scorrere del tempo, sull’identità frammentata e sulla tensione tra il passato e il presente, tra il reale e il dimenticato.

Info

Date:

Tag: