Tecnica mista, olio, pigmenti, plexiglas
Dimensioni: 80x90cm

Acqua di Teresa Matilde è un’opera che si muove tra evanescenza e profondità, evocando il flusso mutevole del tempo attraverso una superficie pittorica ricca di stratificazioni e vibrazioni materiche. L’acqua, elemento primordiale e simbolico per eccellenza, viene qui interpretata non come semplice soggetto, ma come principio generativo che modella e dissolve la materia.

Le tonalità scelte dall’artista – sfumature di blu dilavate, accenni di bianco e grigiature – suggeriscono il continuo movimento di una superficie che oscilla tra emersione e scomparsa. L’opera non è una rappresentazione mimetica dell’acqua, bensì una sua trasfigurazione poetica: la texture della pittura, a tratti densa e a tratti rarefatta, sembra replicare il modo in cui l’acqua scava, cancella e rigenera la materia nel suo passaggio.

I segni e le tracce emergono come residui di una memoria liquida, di una superficie che ha assorbito il tempo e ora lo restituisce sotto forma di impressioni visive. Ciò che colpisce è la capacità di Matilde di trasformare il supporto in un campo di risonanza sensoriale: le lacerazioni, le velature e le trasparenze creano un gioco di profondità che invita lo spettatore a immergersi, a cercare oltre la superficie.

Acqua è dunque un’opera che vive di dualità: presenza e assenza, stabilità e mutamento, visibile e invisibile. In essa si avverte l’eco di un paesaggio interiore, di un tempo fluido e inafferrabile, che l’artista riesce a catturare e cristallizzare sulla tela con straordinaria sensibilità materica e cromatica.