"Una ricerca assolutamente personale nei soggetti e nei materiali..."
"Una ricerca assolutamente personale nei soggetti e nei materiali. Credo si possa sinteticamente riassumere con questa frase il lavoro di Teresa Di Nicolantonio. Il punto di partenza è stato certamente il corpo umano e soprattutto il corpo femminile con il volto che occupa spesso l'intero spazio pittorico. Da qui, attraverso una continua evoluzione, senza strappi e traumi che al più "fanno immagine" ma nulla aggiungono al senso del lavoro di un artista, il successivo approdo è stato un realismo esistenziale che ha implicato una grande riflessione sugli sfondi, spesso scuri e che rendono quel periodo immediatamente riconoscibile.
A posteriori possiamo indicare nel dissolvimento graduale della figurazione il comune denominatore di tutta questa ricerca, E figurazione vuole dire anche ordine, per lo meno nel risultato pittorico.
Ma evidentemente il punto di arrivo, sia chiaro: l'odierno punto d'arrivo, temporaneo e in attesa di ulteriori sviluppi, che Teresa Di Nicolantonio voleva donarci era ed è il sovvertimento del dettato tradizionale della pittura con il raggiungimento della tridimensionalità del quadro e, soprattutto, con la fine del soggetto quale guida della rappresentazione.
Lo dico in altro modo: il caos come energia, forza primigenia e vitale, dunque, forza positiva, ha portato la pittrice a interpretare il soggetto come parte integrante del tutto che è il mondo e di cui nel quadro si vuole cogliere un frammento, significante certo, ma pur sempre un frammento.
Non sparisce il soggetto, ma quest'ultimo è tale in quanto si pone sulla scena davanti ai nostri occhi uscendo da un tutto che dà valore al soggetto stesso e in cui, possiamo facilmente immaginare, è destinato a rientrare.
Il che significa anche che Teresa Di Nicolantonio ci chiede, in quanto fruitori della sua opera, uno sforzo per superare le barriere tra primo piano e sfondo e quante altre barriere la tradizione ci ha insegnato e, a volte, imposto.
Ora dobbiamo guardare il quadro, ovvero tutta la sua ultima produzione, come un racconto che è una pagina di una storia universale in cui gli opposti, amore-odio, vita-morte, cielo-terra, luce-ombra, si incontrano per raccontarci un'altra pagina di quella storia che solo un'artista sa tramutare in bello estetico."
Felice Bonalumi, giornalista e critico d'arte
"Presenta una ricerca personale sul corpo umano soprattutto per il corpo femminile.
Usa il colore in maniera appropriata studiando le luci ed ombre degli sfondi per evidenziare la figura.
La sua è una pennellata sicura e intensa che dona carattere alla figura usando toni di colore ora cupi ora leggeri quasi a evidenziare caratteri interiori delle immagine o parti del corpo."
A cura di Adolfina de Stefani, con la collaborazione di Riccardo Bencini